Bella passeggiata di mezza estate che ha coniugato il piacevole con l'utile: una salutare camminata mattutina nell'aria frizzante della montagna con l'acquisto di saporiti e genuini formaggi di malga. Nello spaccio della malga di Val Piana si possono infatti trovare degli ottimi prodotti d'alpeggio, latticini e insaccati, ed eventualmente si possono pure consumare pasti e spuntini sia all'aperto che all'interno dell'edificio.
Solitamente raggiungo Val Piana partendo dall'abitato di Ossana. Evito però di raggiungerla percorrendo in automobile la strada carrozzabile (recentemente ben sistemata e resa decisamente più sicura) che attraversato il nucleo residenziale del Taiadon, alla periferia del paese, si inoltra nel fitto del bosco conducendo in breve all'amena località. Preferisco seguire degli antichi sentieri, delle scorciatoie, in particolare il suggestivo “sinter dela lec” che tra l'altro permette di ammirare la vorticosa discesa verso il fondovalle delle limpide acque del rio Val Piana.
E così è stato anche questa volta... Con mia figlia, confermata la rinuncia all'automobile, si è deciso di scarpinare seguendo un percorso diverso dal solito, più lungo e più vario.
Abbiamo raggiunto la Val Piana passando prima per il Belvedere (da cui si domina la plaga di Ossana e la Val di Peio con le cime Vioz e Taviela) e successivamente per il Bosco Derniga con il suo interessante Giardino Botanico.
Non è semplicissimo dare indicazioni puntuali sul tracciato da seguire per chi volesse ripetere questa mia lunga passeggiata. Mi limiterò a dire che abbiamo raggiunto il Belvedere imboccando il sentierino che si diparte poco oltre l'inizio della nuova ciclabile per Vermiglio (nei pressi di Ossana). Abbiamo quindi proseguito per un breve tratto su di un altro sentiero (sulla destra del pianoro del Belvedere) che sbocca sulla strada bianca che porta al Giardino botanico di Derniga (un percorso di circa un chilometro). Qui giunti (dopo aver visitato il giardino) abbiamo preso (sulla sinistra) la quasi pianeggiante mulattiera che in breve ci ha condotti (mezzo chilometro) sulla strada carrozzabile che sale da Ossana sulla quale abbiamo proseguito per un bel po', fino a dove si apre la valle (un chilometro?).
Eravamo così giunti in Val Piana... ma la malga era ancora lontana... ci attendeva ancora parecchia strada da percorrere, sul fondovalle e sul conoide di deiezione (alla cui sommità sorge l'agritur) prima di poterci riposare e dissetare con una tanto agognata birra.
Per la discesa, dopo aver percorso a ritroso la valle, abbiamo imboccato il "sentiero della lec" (si prende dove la carrozzabile lascia la valle ed inizia a discendere), un tracciato molto particolare che termina poco a monte del centro storico del paese di Ossana.
Le fotografie qui allegate (se ne possono visionare molte altre in Foto di Google) illustrano meglio delle mie parole questa mia lunga passeggiata. Una passeggiata in una località che amo particolarmente perché vi si possono ancora cogliere i segni di un ambiente sostanzialmente integro... l'impronta di un paesaggio antico fatto di pascoli, boschi e acque libere e limpide.
Insomma un minuscolo paradiso, la Val Piana, un paradiso che inevitabilmente durante la bella stagione è invaso da turisti e da valligiani che, volenti o nolenti, infrangono la immobile tranquillità di cui gode durante gli altri periodi dell'anno. Ma è giusto così: tutti hanno diritto di ritemprare corpo e spirito respirando la salubre aria dei suoi monti e godendo della sua intatta bellezza.
C'è soltanto da augurarsi che, contrariamente a quanto è accaduto altrove, anche in Val di Sole, questa stupenda piccola valle si conservi così come l'ho vista, perfetta nella sua antica sembianza... e c'è pure da augurarsi che tutti la sappiano apprezzare così com'è, usufruendone in modo corretto, comportandosi consapevolmente, da veri amanti dell'ambiente montano.
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