Primavera 2024: primavera anomala?

 


La primavera 2024 può considerarsi una primavera meteorologicamente anomala? Di primo acchito potrebbe sembrare così ma a me, dopo averci riflettuto alquanto, sembra che così non sia.

Decisamente diversa, anomala, lo è, solo se confrontata con le primavere di alcuni decenni fa, alle primavere della mia giovane età, quelle degli anni 50’, 60’ e pure 70’ del secolo scorso... quando l’attuale repentino alternarsi di periodi precocemente troppo caldi a periodi anormalmente freddi si verificava  raramente e con punte di calore o di gelo (ma soprattutto di calore) assai più brevi e contenute rispetto a quelle attuali. Questo almeno nei miei ricordi…



Ma se invece, scordandoci del “tempo che fu”, ci limitiamo a confrontare le peculiarità meteorologiche di questa primavera 2024 con quelle di quasi tutte le primavere degli ultimissimi decenni e in particolare degli anni a noi più vicini, non possiamo di sicuro etichettare questa nostra primavera 2024 come meteorologicamente anomala in quanto il susseguirsi di precoci periodi di calore più o meno lunghi e intensi (in passato si sarebbero detti “fuori stagione”) a periodi freddi si è tramutato in un andazzo del tutto consueto, normale. Gli eventi meteorologici contrastanti ed eccessivi si susseguono ormai ogni anno con sostanziale regolarità, con una tale ripetitività che l'eventuale sopraggiungere di una primavera come quella di “un tempo”, una primavera priva di scossoni termici, quella sì, potrebbe considerarsi una vera anomalia.



Probabilmente ripetitivo e quindi superfluo ma forse non del tutto inutile aggiungere che la causa di tutto ciò, di quella che ormai si potrebbe definire una definitiva modificazione dell’andamento meteorologico anche primaverile, va ricercata nel più generale cambiamento climatico a livello globale, cambiamento che la quasi totalità degli scienziati imputa alle attività umane, ai quei gas serra che l’homo sapiens ha immesso e persiste ad immettere nell’atmosfera facendo così aumentare la temperatura media del pianeta con le disastrose conseguenza a tutti ormai ben note dovute all' accentuarsi nella frequenza e nell’intensità degli eventi meteorologici estremi tra i quali possiamo tranquillamente anche inserire le precoci calde settimane di questo inizio primavera 2024.



Giornate caldissime, afose come in estate, che hanno portato ad un prematuro risveglio della vegetazione e... ad una fioritura anzitempo anche dei fruttiferi del mio giardino (peri, meli, susini, ciliegi…). E a seguire l’ormai immancabile periodo freddo con la inevitabile “bruciatura” dei fiori all’arrivo del gelo e della neve (gelo e neve non del tutto assenti in aprile anche in tempi climaticamente “più tranquilli” ma con la vegetazione ancora dormiente).

Quindi anche quest’anno come quasi sempre è accaduto durante gli ultimi anni, come è ormai divenuto normale e certamente non più anomalo, nessun raccolto... ... degustazione dei miei “frutti antichi” ridotta al lumicino...



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