Ora mi ritrovo con parecchie altre immagini di questo bel fiore che annuncia la fine della brutta stagione (anemone triloba o anemone hepatica), il fiore che, chi mi segue, ha già avuto modo di conoscere “sfogliando” il mio blog. Quindi non aggiungerò altro, mi limiterò a mostrare queste nuove fotografie (scatti alquanto particolari in controluce) accompagnandole da quanto scrissi e pubblicai qualche anno fa, in uno dei miei post.
"A volte si rimane quasi senza fiato... increduli di fronte ai sorprendenti spettacoli che la natura ci offre. Gratuitamente. Ma cosa ci incanta? Cosa ci sorprende? Senza dubbio la bellezza, lo splendore, di ciò che vediamo ma anche il senso del mistero... La percezione del mistero che pervade la natura, il mistero dei mutamenti che si susseguono nel tempo, nel corso dell'anno, manifestandosi in ogni dove......
Così, ad esempio, girovagando all'inizio della primavera, lungo le stradine che costeggiano il bosco o che vi penetrano lasciando filtrare tra gli alberi la luce e il calore di un sole ormai alto, si può assistere ad una magica esibizione ben orchestrata da madre natura. Ad un vero prodigio.
Sul terreno bruno, spoglio, ricoperto solo di foglie morte, secche o ancora umide di neve sciolta, compaiono, quasi all'improvviso, mille stelline, mille puntini vivacemente colorati di azzurro, di blu e di viola. Sono i piccoli fiori che annunciano la fine dell'inverno, l'arrivo della primavera. Sparsi in grandi chiazze dove la vegetazione arborea si fa più rada, ben protetti dai cespugli di nocciolo, animano il sottobosco con il loro sorprendente vivace colore. Rallegrano un bosco opaco, scuro, smorto, quasi volessero invitarlo a risvegliarsi dal letargo invernale, a rivestirsi di verde, del verde tenero della primavera.
Ogni fiore uno stelo e una corolla... mancano le foglie... foglie che compariranno tra qualche giorno. Foglie coriacee, trilobate. Ed è' da questa originalissima forma delle foglie che questa piantina prende il nome: “Anemone triloba” o “Anemone hepatica” (forma ma anche colore delle foglie), pianta volgarmente soprannominata “erba trinità”.
La fioritura è breve, dura una sola settimana o poco più. Di sera e al mattino di buonora o quando piove i fiori sono sempre chiusi. Gli insetti che li visitano prelevano solo polline perché sono del tutto privo di nettare. I frutti sono noccioline villose che le formiche raccolgono e diffondono nei dintorni.
Il fiore dell' “Anemone triloba” osservato da vicino è proprio bello, grazioso nelle sue forme semplici, nelle linee elementari della sua corolla... ma soprattutto ciò che più colpisce è la sua capacità di apparire all'improvviso sul terreno nudo, freddo, ancora in abito invernale, di risvegliare il sottobosco rallegrandolo con la sua estesa colorata fioritura.
Un vero miracolo della natura. Un prodigio che per certi aspetti ti può anche "mandare in crisi"... Viene infatti da chiedersi chi ha inventato e chi gestisce ogni anno questa affascinante magia.... E' impossibile trovare una risposta razionale... Resta comunque la domanda e resta l'incanto, lo stupore, la meraviglia... e la gratitudine per questo spettacolo..."
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