Laghetti di Strino




Molti ricordi mi legano alla Valle di Strino: le passeggiate con la famiglia alle malghe Strino, Mezzolo e al forte Zaccarana, le escursioni con i figli ormai cresciuti, con amici e colleghi di lavoro ai laghetti di Strino e alla Città Morta, la salita al monte Redival, la discesa in val del Monte attraverso la Bocchetta di Strino e la Val Comicciolo, la notte in tenda nei pressi dei laghi e la salita al buio sui crinali soprastanti per fotografare l'alba... Stupenda questa valle! Indimenticabile il panorama che si gode dai laghetti verso la Presanella.



Ogni anno mi reco più volte in questa valle. In aprile, con i pascoli bassi in parte ancora coperti di neve, per fotografare le marmotte da poco uscite dal letargo invernale e i caprioli intenti a brucare i primi crochi. Non è raro avvistare la volpe o l'aquila che perlustrano la valle a caccia di marmotte o il cervo che con le prime luci del giorno si ritira nella boscaglia. Più avanti, in maggio, dopo aver raccolto qualche cespo di radicchio dell'orso lungo la strada militare, posso ammirare e fotografare, sui prati a monte della malga, i primi fiori, pulsatilla vernalis, soldanella alpina, daphne mezereum...

Quando la neve inizia a ritirarsi anche alle quote più elevate salgo ai laghetti o alla Città Morta e se le forze me lo consentono alla Bocchetta di Strino. Fotografo e rifotografo i laghi con lo sfondo del Gruppo della Presanella: molte immagini sempre diverse al variare della stagione, dell'ora, delle condizioni meteorologiche. Con il binocolo cerco di individuare stambecchi e camosci ma raramente riesco ad avvistare qualche esemplare in lontananza. Insisto e non mi scoraggio e prima o poi riuscirò a fotografare qualche esemplare magari con lo sfondo del Torrione di Albiolo: ritornerò... Se il cielo si copre scendo velocemente a valle: i temporali estivi in questa zona sono improvvisi e violenti.




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Molti anni fa il sentiero, allora poco frequentato, che potava ai laghetti era solo una traccia a tratti confusa e indistinguibile: ora il percorso, in parte rinnovato, è comodo e ben segnato. Sono numerose le indicazioni anche per deviare verso Malga Mezzolo, Bait del Vedeler, Valli Saviana e Verniana, forti Mero e Zaccarana, Città Morta, Torrione di Albiolo...

Per conoscere le vicende che si svolsero in questa piccola valle durante la prima guerre mondiale consiglio la lettura di "La prima guerra mondiale sui monti del Tonale. Storia, luoghi, itinerari." di Daniele Bertolini. Il testo presenta interessanti percorsi alla scoperta del luoghi della guerra. Alla guida è allegata una carta topografica molto ben fatta. Altre notizie e indicazioni per gli escursionisti si possono trovare qui e qui e altre numerose si possono cercare navigando in internet soprattutto in relazione al fronte del Tonale nella grande guerra.

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