Fiori di prato

...sul fondovalle prima dello sfalcio.


Quattro passi di buon mattino nei prati che attorniano il paese...
...Quattro passi veloci, sotto le nubi dense, pronte a scaricare l'immancabile acquazzone, quella fitta pioggia che ogni giorno ci accompagna durante questo mese di maggio così meteorologicamente anomalo. Un rapido giretto nei dintorni lungo le stradine di campagna che tagliano il mare d'erba ondeggiante nella brezza mattutina. Erba alta e fitta che, in attesa della pioggia confida comunque nel prossimo arrivo del bel tempo. Erba che ormai matura attende pazientemente d'essere falciata, essiccata, trasformata in foraggio. Erba che attende l'arrivo del sole, di quell'indispensabile sole, caldo e durevole, che sembra non voler apparire più...




Una leggera sgambata pomeridiana approfittando dell'apparire di una nuovo chiarore con l'improvviso dischiudersi della compatta distesa di nubi finalmente attraversata da qualche tenue raggio luminoso. Una sgambata che permette di ammirare gli stupendi coloratissimi fiori di prato immersi nel verde dell'erba, un verde brillante nel sole del tramonto. Fiori da contemplare, da apprezzare, forse per l'ultima volta, prima dello sfalcio... fiori che, tempo permettendo, tra qualche giorno non ci saranno più, saranno infatti recisi e ridotti in fieno, trasformati in profumatissima erba secca...




Prima dello sfalcio, nei prati di montagna, i fiori sono moltissimi, sono moltissimi, variopinti e in un'ampia molteplicità di specie... Sono un inno alla biodiversità... Sono margherite e pratoline primaverili, campanule, ranuncoli tra cui i botton d'oro, viole, trifogli, erba del cucco, non-ti-scordar-di-me, dente di leone, garofani selvatici e molti altri di cui non conosco in nome, né volgare né scientifico. Nome e cognome che non ho alcuna intenzione di ricercare sfogliando libri su libri, manuali e ancora manuali... Infatti il mio ulteriore girovagare sul fondovalle dopo l'immancabile pioggerella della notte, non riesce ad essere curioso dal punto di vista botanico. E' sopraffatto dalla bellezza di ciò che gli si presenta: attratto solo dalle composizioni, dalle forme e dai colori dei fiori tra le erbe brulicanti di vita, il volo di api e farfalle nelle luci intense e nelle ombre cupe del prato al primo mattino.



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