Al "Ponte degli Alpini"



Passeggiata nel territorio di Vermiglio, non brevissima (circa due ore il tempo di una percorrenza ininterrotta), su di un itinerario complessivamente molto agevole, che si snoda ad anello ai margini dell'ampia conca di Velon (ai piedi della strada statale che sale al Passo del Tonale) dove scorre il torrente Vermigliana. Solo nel suo ultimissimo tratto il percorso si insinua in una ripida incisione, l'incavo del rio Presena, superandolo, per l'appunto, con il “Ponte degli alpini”.

La camminata inizia e termina nell'Area picnic raggiungibile in auto seguendo, a scelta, una delle due strade sterrate che nei pressi di Baita Velon si inoltrano l'una nei boschi, sulla destra orografica della valle, l'altra, sulla sinistra, tra i prati coltivati.

Dall'Area picnic si arriva al Ponte degli alpini salendo per una comoda e ampia strada forestale (poco ripida) che nel suo tratto finale immette in uno sentiero decisamente più stretto ma percorribile comunque senza alcun problema. Il tutto sul versante destro della valle, versante interamente rivestito da un suggestivo bosco di larici e abeti rossi, dalla struttura assai variabile, mutevole di tratto in tratto.

Opera minuscola il “Ponte degli alpini”, ma spettacolosa posta com'è a scavalcare le acque che dall'Alpe Presena precipitano tumultuose sul fondovalle. Opera minuscola ma ardimentosa come lo spirito di chi l'ha realizzata...

Difficile lasciarsi alle spalle il “Ponte degli alpini” e l'affascinante spettacolo offerto dal suo attraversamento...

... ma prima o poi, inevitabilmente, si deve rientrare...

Il cammino prosegue su di un sentiero che attraversa un rada e incantevole selva di conifere con il sottobosco interamente coperto da vigorose piante di mirtillo nero. 

Più avanti, dove il panorama si apre sulle pareti verticali della Busazza, si raggiunge  un'ampia radura con i resti di alcune murature a secco risalenti alla grande guerra (stazione di partenza di una teleferica?) che rammentano la vicinanza a quella che fu la linea del fronte. All'altezza della radura si abbandona il sentiero e si imbocca la strada sterrata che, oltrepassato il magro torrente Vermigliana, scende a valle fino a tagliare i pascoli di Malga Pecè.

Poi ancora prato e ancora bosco... da attraversare discendendo sempre sull'ampia strada bianca che, durante la prima guerra mondiale, fu una strada militare, fu la via che portava alla linea di fuoco dei Monticelli sopra il Tonale (mulattiera “Arciduca Eugenio”).

La passeggiata volge al termine: una deviazione sulla destra permette di raggiungere un ponte sul torrente Vermigliana, e immediatamente dopo l'Area picnic dove, parcheggiata all'ombra degli abeti, attende l'automobile.


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