Sul “Percorso botanico” all’inizio di giugno

 nel Parco Nazionale dello Stelvio               

Sempre coinvolgente questo percorso tematico predisposto dagli operatori del Parco dello Stelvio. Un breve itinerario che che già ho presentato in altri due miei post (“Percorso botanico nel Parco Nazionale dello Stelvio" e "Autunno sul Percorso botanico nel Parco dello Stelvio") e che si affianca ai molti altri percorsi presenti nel Parco sia nella zona di Pejo che in quella di Rabbi. Tragitti interessanti, ben ideati e costruiti, tutti provvisti di apposita segnaletica… (Nella Valle di Pejo: Percorso di Còvel, Percorso della fauna, Lago Pian Palù e Carbonaie, Percorso dei larici di Cavaion, Percorso dei ghiacciai, Percorso dei Picchi, Percorso dei cembri, Percorso della Grande Guerra, Sentiero dei Todeschi e Val Cadini, Giro dei masi... Nella Valle di Rabbi: Scalinata dei larici monumentali, Percorso della fauna, Percorso delle Segherie, Percorso del latte e dei masi, Percorso geologico, Percorso dei picchi, Percorso in malga con gusto, Percorso dei laghi Sternai, Percorso Val Maleda a Campisil, Passeggiata a Malga Fratte Bassa… e forse altri ancora.)




Quello dei percorsi tematici è un Parco che mi piace… è il “Parco Sì”… ben diverso dal “Parco No”, quella porzione del Parco esageratamente antropizzata, compromessa da impianti e fitte piste da sci che non si addicono ad in un territorio ambientalmente protetto. Si tratta della ski area di Pejo, una superficie di modesta estensione se considerata in rapporto all’intera zona trentina del parco, ma che, estendendosi in quota fino ai 3000 m, interrompe la continuità ambientale di un territorio di enorme valore naturalistico, con inevitabili conseguenze sull’equilibrio dell’ecosistema montano, ecosistema che l’istituzione Parco dovrebbe salvaguardare. Contraddittorietà di una gestione senza dubbio complicata che deve confrontarsi con sollecitazioni diverse molte delle quali, nella protezione e conservazione della natura, vedono solo un ostacolo ai loro interessi economici immediati.




Ma torniamo a noi, al percorso in questione. Il “Percorso botanico” è un tracciato ad anello che si apre e si chiude nei pressi della chiesetta di Pegaia di Cogolo (all'inizio della strada che porta a Malgamare) e si sviluppa sul versante sottostante l'antico abitato di Pejo Paese. E' una facile e relativamente breve passeggiata che attraversa una notevole varietà di macchie boschive sia per composizione che per struttura. Formazioni pure e miste di conifere e di latifoglie.. macchie coetanee e disetanee, radure, antichi campi e prati abbandonati colonizzati da piante pioniere... zone umide...




Vi si incontrano e si ammirano quasi tutte le specie arboree ed arbustive presenti in Alta Val di Sole.... l'abete rosso, il larice, l’acero di monte, il sambuco nero, il sambuco rosso, il nocciolo, il salicone, il larice, l’abete rosso, il biancospino, la betulla, l’ontano bianco, il pioppo tremolo, il ciliegio, il frassino, il lampone, il sorbo degli uccellatori, il sorbo montano, la robinia, la rosa rubrifolia, la rosa dumalis, il crespino, il prugnolo, muschi e licheni presenti sui tronchi e sui rami. Essenze tutte segnalate con piccole tabelle (tabelle che andrebbero ripulite e in buona parte rinnovate…) ben integrate nell'ambiente circostante che ne consentono il riconoscimento. Senza considerare l'eventualità, non certo remota, di inbattersi in alcuni esemplari di fauna selvatica: dei cervi come è accaduto durante le mie precedenti passeggiate e dei cuccioli di volpe (che non mi è riuscito di fotografare) durante quast'ultimo sopraluogo. Un bel percorso quindi, una comoda e stimolante passeggiata che mi sento di consigliare vivamente.



Tutte le foto della mia passeggiata si trovano in

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