Coinvolgente questo breve itinerario
tematico predisposto dagli operatori del Parco dello Stelvio. Si
affianca ai molti altri percorsi presenti nel Parco sia nella zona di
Pejo che in quella di Rabbi. Un insieme di tragitti interessanti, ben
ideati e ben costruiti che vale la pena percorrere... a poco a poco.
Quello dei percorsi tematici è il Parco che mi piace… è il "Parco
Sì”… ben diverso dal “Parco No” che comprende quella porzione del Parco
esageratamente antropizzata, compromessa da impianti e fitte piste da
sci che non si addicono di sicuro ad in un territorio ambientalmente
protetto. Si tratta della ski area di Pejo, una superficie di
modesta estensione se considerata in rapporto all’intera zona
trentina del parco, ma che, salendo in quota fino a 3000 m,
interrompe la continuità ambientale di un territorio di enorme
valore naturalistico, con inevitabili conseguenze sull’equilibrio
degli ecosistemi montani, ecosistemi che il Parco
dovrebbe istituzionalmente salvaguardare. Contraddittorietà di una gestione senza
dubbio complicata che deve confrontarsi con sollecitazioni diverse, molte delle quali, nella protezione e conservazione della natura,
vedono solo un ostacolo ai loro interessi economici immediati.
Il percorso botanico (da me scoperto pochi anni fa e
descritto nel post "
Primavera sul Percorso Botanico, post che qui riprendo con l’aggiunta di qualche nuova
considerazione) è un tracciato ad anello che, aprendosi e
chiudendosi nei pressi della
chiesetta di Pegaia di Cogolo
(all'inizio della strada che porta a Malgamare), si sviluppa sul
versante sottostante l'antico abitato di Pejo Paese. E' una facile e
relativamente breve passeggiata che attraversa una grande varietà di
macchie boschive differenti sia per composizione che per struttura.
Formazioni pure e miste di conifere e di latifoglie.. macchie
coetanee e disetanee, radure, antichi campi e prati abbandonati
colonizzati da piante pioniere... zone umide... Vi si incontrano e si
ammirano quasi tutte le specie arboree ed arbustive presenti in Alta
Val di Sole.... l'abete rosso, il larice,
l’acero
di monte, il sambuco nero, il sambuco rosso, il nocciolo, il
salicone, il larice, l’abete rosso, il biancospino, la betulla,
l’ontano bianco, il pioppo tremolo, il ciliegio, il frassino, il
lampone, il sorbo degli uccellatori, il sorbo montano, la robinia, la
rosa rubrifolia, la rosa dumalis, il crespino, il prugnolo, muschi e
licheni presenti sui tronchi e sui rami. Essenze tutte segnalate con
piccole tabelle ben integrate nell'ambiente circostante che ne
consentono il riconoscimento.
Un
bel percorso, una comoda e stimolante passeggiata che mi sento di
consigliare a
tutti, anche
ai più piccoli.
Un
percorso bello
anche durante
la stagione autunnale, sicuramente la meno adatta, per molti aspetti,
all’identificazione
di
molte essenze
forestali
ma
che può invece dimostrarsi alquanto propizia per l’avvistamento di
qualche esemplare della
fauna selvatica locale,
in particolare di
qualche cervo
che popola
numeroso la zona.
Questo
l'elenco
(spero
completo) dei percorsi
tematici presenti nella zona
trentina del Parco dello Stelvio.
Nella
Valle di Pejo: Percorso di Còvel, Percorso della fauna,
Lago Pian Palù e Carbonaie, Percorso dei larici di Cavaion, Percorso
dei ghiacciai, Percorso dei Picchi, Percorso dei cembri, Percorso
della Grande Guerra, Sentiero dei Todeschi e Val Cadini. Nella
Valle di Rabbi: Scalinata dei larici monumentali, Percorso
della fauna, Percorso delle Segherie, Percorso del latte e dei masi,
Percorso geologico, Percorso dei picchi, Percorso in malga con
gusto, Percorso dei laghi Sternai, Percorso Val Maleda a Campisil,
Passeggiata a Malga Fratte Bassa.
Tutte le foto in "Google Foto"
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