Prima neve sui monti della valle

 


Alla fine di settembre, con il sopraggiungere dell’autunno, i monti della valle hanno mutato aspetto: la neve li ha tinteggiati di bianco. Ha imbiancato per bene le cime, ma, qua e là è caduta anche più in basso coprendo le praterie e boschi posti tra i paesi più in quota e la loro alpe. Mentre lassù nevicava, sul fondovalle e sui pendii più bassi scendeva invece una pioggia abbondante che irrorava il verde ancora uniforme dell’estate, un verde appena appena venato dai primi spruzzi di tinte autunnali.




Quella prima neve, la neve di settembre è durata poco, è scomparsa quasi subito, all’inizio di ottobre, squagliata dal sole, ma soprattutto dagli acquazzoni d’inizio di ottobre, dissolta dall’acqua battente che, caduta ovunque, anche in quota, sui monti più alti, è poi rotolata impetuosa dagli erti pendii gonfiando a dismisura torrenti e rii e provocando grossi guai in parecchi tratti della valle.




Alcuni giorni dopo la neve è però ricomparsa, più volte, rivestendo nuovamente le montagne ad altitudini sempre più basse, fino a raggiungere e imbiancare, anche se solo per poche ore, i paesi più elevati. 
Si era ormai più in là della metà di ottobre, l’aria era più frizzante, il silenzio totale dopo la babele estiva... Il verde dei pendii boscosi e delle macchie cespugliose sul fondovalle, lungo il torrente, iniziava a cedere il posto ad una nuova varietà di tinte, alle tinte accese dell’autunno, tinte rimaste finora quasi del tutto sconosciute.




L’intera valle (non solo la Valeta, la val di Peio) si stava ridipingendo, incominciava a rivestirsi di colori più caldi e decisi. Le latifoglie si coloravano di giallo, di arancione e di rosso mente il tenero verde dei larici accennava a virare verso il bruno, verso il colore ramato d’inizio novembre. Solo i prati mantenevano il loro verde lussureggiante così gradito al bestiame che tranquillamente vi pascolava...




Il sole basso di ottobre con i suoi raggi radenti allungava le ombre, scolpiva i profili, evidenziava i villaggi, le chiesette e i masi sparsi, sottolineava, nel cielo color cobalto, le sagome dei monti bianchissime di neve. La neve splendeva bellissima sulle cime dei monti, sulle alte praterie, sui boschi più elevati…Sì, neve bellissima, stupenda, se vista da lontano, lassù in alto a dominare l’ormai diffusa policromia della vallata sottostante… Neve forse meno bella, sicuramente meno desiderabile, quando scenderà quaggiù, quando arriverà più in basso, quando coprirà il fondovalle imbiancando e nascondendo ogni cosa... quando sarà accompagnata da un sole avaro, dal freddo, dall’oscurità subito dopo un tramonto troppo precoce...


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