Il fascino del sottobosco a fine ottobre......
Ora, a fine ottobre, il bosco ancora si accende ai raggi radenti del sole, raggi tiepidi e luminosi che filtrano tra le chiome degli abeti e ravvivano il sottobosco con isole di magica luce.
Brillano i colori umidi e intensi delle foglie sparse tra le erbe ancora verdi, brilla il rosso vivo delle foglie dei ciliegi selvatici, il giallo dalle mille tonalità del pioppo tremulo, delle betulle, dei saliconi, degli aceri, il marrone dei frassini, dei sorbi… Luccicano i minuscoli cristalli di brina sul fogliame e sui muschi negli angoli più freddi e nascosti della selva.
Risplendono in controluce le felci morte e grondanti di pioggia, risplendono le ultime foglie ambrate sui rami del nocciolo… luccicano le gocce di rugiada sulle ragnatele ancora aperte, distese sui rametti ormai nudi.
Il sole sfiora appena il ruscello che scende lento tra gli ontani e i noccioli. L'acqua scorre borbottando nell'ombra e nel silenzio del cespuglieto trasportando le foglie cadute, illuminandole di luce riflessa. la luce negata dai raggi del sole.
Dalla lettiera di latifoglie, fradicia e oscura e dal soffice cuscino di aghi di abete, spuntano numerosi gli ultimi funghi. Nascono e crescono anche tra i muschi, sulle ceppaie marcescenti, sui rami e sui tronchi abbattuti dal vento. Sono l'ultimo, variopinto segno di vita, il sussulto finale del sottobosco ormai tristemente avviato verso il lungo sonno invernale.
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Fotografie scattate con Pentax K5 e obiettivo originale 100 mm f 2.8 macro durante il mio girovagare nei boschi di Val Piana, Pendege, Derniga e Fil
1 commento:
Molto suggestivo, bellissime le tonalità dei colori autunnali.
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