Una voce fuori dal
coro
“Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe…”
"Forzatura ! Esagerazione ! Il Castello come il tempio di Gerusalemme ! Ci mancherebbe !
( Stracciamoci le vesti ! )"
E’ evidente che si
tratta solo di una mia fantasiosa, paradossale e, forse un po’ troppo irriverente e impertinente provocazione.
Resta comunque mia ferma
opinione che non sia opportuno banalizzare la fruizione di un bene comune di notevole
interesse (anche se non paragonabile ad altri più prestigiosi e intatti come ad esempio Castel Thun) con trovate di grande richiamo ma non consone al luogo, con l’unico
obiettivo di attrarre un numero sempre maggiore di persone (quando, oltretutto,
in paese scarseggiano le strutture pubbliche e private per l’accoglienza…). Non
contano solo i numeri (la “quantità” è importante ma spesso da sola non fa “qualità”)…
e poi… i numeri oggi ci sono ma in futuro? Quando la curiosità sarà appagata e
le mode cambieranno cosa ci inventeremo? Certo… con qualche altra interessante
pensata potremmo magari (s)valorizzare ulteriormente il sito… semplice… si potrebbe,
ad esempio, far confluire sul colle del castello ogni attività, di
qualsivoglia “qualunquemente” natura…trasformandolo in monumento
tuttofare adatto per ogni occasione e per ogni stagione… Sarebbe
sufficiente un pretesto qualsiasi e la nostra creatività non avrebbe limiti e
non ci potrebbero essere esitazioni nel conseguire un obiettivo ben
interiorizzato come quello dei “grandi numeri” e dei supposti vantaggi
economici ad essi connessi.
Ma lasciamo i
possibili sviluppi ad un incerto futuro e ritorniamo ai giorni nostri, o meglio
al passato prossimo… all’estate scorsa, quando accanto alle belle e centrate iniziative
si sono visti anche eventi (pochi in verità ma pur sempre troppi) poco
appropriati o non all’altezza. Alcune attività hanno banalizzato l’utilizzo del
sito al punto di configurare, secondo la mia modesta e rigida valutazione,
un uso inappropriato di questo importante
bene storico e culturale. Quello del castello non è, a mio avviso, purtroppo l’unico
esempio di gestione e fruizione più o meno inadeguata e talvolta inappropriata (e
forse anche troppo costosa) del patrimonio storico, artistico e ambientale del
paese…
Ritorniamo alle
manifestazioni del periodo natalizio dello scorso anno. Belli i 100 e più presepi simbolo di pace, per le vie del paese, suggestivi negli antichi avvolti (anche se molti presepi,
visti e rivisti)… belli i cori, i
concerti e tutti gli eventi collaterali alla mostra dei presepi… e bello e interessante anche il mercatino di Natale
con tante cosette altrove introvabili… ma (se non si fosse compresa la mia
opinione la ribadisco nuovamente) non dentro il castello! Proprio no! Per le casette del mercatino ci sono tanti spazi caratteristici e pittoreschi lungo le vie e nelle piazze del paese...
Come mi
piacerebbero venisse regolata la fruizione del S. Michele in futuro? Questa la mia idea (o il mio sogno) per quello
che conta: abbandonare i mercatini e le attività che suonano pretestuose all’interno
del castello e perfezionare l’opera di restauro e di apertura al pubblico
realizzando un centro visitatori degno di questo nome
con bacheche, video, audio, immagini,
biblioteca minima, mostra dei reperti ritrovati durante il restauro (o almeno
le loro fotografie) e che ne so… mille altre “cose” che aiutino a conoscere a
fondo il castello (com'è ora e come doveva essere in passato...), la sua storia e le sue leggende. Al
suo interno organizzare solo attività coerenti e di spessore, poche ma buone…. Fantasia
e creatività a briglie sciolte (e
denaro… ben speso in questo caso), messe positivamente a frutto per qualificare
e nobilitare veramente e in modo durevole un bene prestigioso e unico senza sminuirlo e impoverirlo (bruciandolo) con iniziative culturalmente misere e che lasciano il tempo che trovano.
"Facile a dirsi..."
Lo comprendo bene... è facile a dirsi ma non è facile a farsi... Ci sono certamente progetti e attività più popolari, di sicuro successo numerico e più semplici da portare avanti, progetti e attività a portata di mano...che magari creano anche più consenso... però...
però... vale la pena di riflettere, perchè, forse ci potremmo accorgere che, nel medio e nel lungo periodo, svalutare i gioielli del posto, banalizzandone l'utilizzo potrebbe, a lungo andare, risultare rischioso e poco conveniente anche economicamente…
Guarda le fotografie in "Google Foto"
3 commenti:
Danke Umberto für die schönen Bider und den Bericht dazu.Liebe Grüße von Johann.
Quando arrivi sul castello girati e guarda a sud, c'è un camino che emette un fumo nero che inquina più di Fucine,Ossana,Cusiano e Pellizzano messi insieme, quello si che è scandaloso, non il mercatino.
Se è così hai pienamente ragione e "qualcuno" dovrebbe intervenite.... Il mercatino non è "scandaloso", non c'è niente di grave, è solo inappropriato e non contribuisce certo a valorizzare nel tempo un monumento così importante.
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