Il Lago di Celentino sulla "Via delle Malghe"


...tra malga Monte e malga Campo


Ritorno dopo alcuni anni al Lago di Celentino, in compagnia del mio amico che mai vi era stato. Prendo la via ripida e quindi più rapida che un tempo ormai lontano sceglievo frequentemente e non solo di giorno... talvolta salivo per questa “via direttissima” nelle notti d'inizio maggio, calpestando l'ultima neve con le “ciaspole” ai piedi, per raggiungere velocemente i dintorni del lago dove attendevo l'alba trepidante, nell'attesa del canto e della danza del gallo forcello in amore.
Questo tracciato si distacca dalla strada forestale che da Celentino porta a Malga Campo in corrispondenza del tornante che lascia a valle i prati falciabili per inoltrarsi definitivamente nel bosco. La stradina che si imbocca sulla destra, dopo aver parcheggiato l'auto in uno slargo, sale erta fino a raggiungere il sentiero che proviene dal fondovalle, dal paese di Cusiano. Sentiero questo, che ultimamente è stato allargato e sistemato e che porta direttamente in riva al lago senza il problema di perderne la traccia come accadeva un tempo particolarmente nelle notti di primavera senza luna... Sono comunque molte altre le possibilità di raggiungere questo incantevole sito, alcune sicuramente più agevoli e tranquille ma con tempi di percorrenza di molto dilatati. Si può salire sia dal versante di Celentino che da quello di Termenago – Castello – Ortisè per vari tracciati, sentieri, stradine e strade più o meno comode e panoramiche... 





Così dopo la faticosa scarpinata rivedo con emozione il lago di Cellantino e i suoi dintorni ormai quasi totalmente privi di neve in una mattinata di metà aprile, stupendamente limpida. Ammiro l'ampio panorama sul gruppo Ortles-Cevedale e Adamello-Presanella con le bianche cime del Vioz e del Taviela, il Boai, la Cima Vemezia e la Presanella solo per citare le più note e più elevate.


L'erba dei pascoli e delle radure nelle peccete che circondano il lago è secca, bruno-giallastra. La neve si è sciolta da poco e per il momento spuntano solo i crochi e qualche isolato anemone. Si dovrà ancora attendere a lungo prima che la zona si copra dei mille colori dei fiori dell'alpe... che si copra di quell'erba nuova che ancora "rivedo" nei miei ricordi più belli... Anche la vegetazione che da sempre ha invaso e coperto l'intera superficie del lago, riducendolo ad un “lago che non c'è”, ad una piccola distesa palustre, è “bruciata” dal gelo e prostrata dalla neve invernale...




Osservo con un certo sconcerto che sono state scavate alcune grandi fosse all'interno della superficie del lago, lungo le sue sponde. Sono profonde, scure, colme d'acqua buia... Come mai? Non riesco a comprendere le finalità di tale intervento che ha certamente sconvolto l'equilibrio secolare di questo particolare biotopo... Motivi di studio, di ricerca o un semplice tentativo di ricuperare il “laghetto che non c'è” ossigenandolo, svuotandolo dai depositi, dalla torba e quant'altro?





Il lago di Celentino si trova lungo la “via delle malghe”a metà strada tra la malga Monte e la malga Campo. Decido, con il mio amico di scarpinare ulteriormente raggiungendo ambedue le malghe. Proseguo quindi sulla antica stradina in leggerissima salita che porta a malga Monte (e prosegue poi per malga Pozze, Vallenaia...). Durante il tragitto di una quarantina di minuti si apre l'ampio panorama sui vasti pascoli delle Pozze dominati dalla cima Vegaia e sulle propaggini “solandre” del gruppo del Brenta. In lontananza si scorgono distintamente pure le dolomiti sudtirolesi...



Malga Monte è stata recentemente ricostruita sulle sue rovine rispettando l'antica architettura secondo il criterio “dove era e come era”. Lo “stalon” dovrebbe essere ora destinato a locale per attività didattico-ricreative e forestali con allestimenti tematici... portando così in quota il “Piccolo mondo alpino” dell' Ecomuseo della Val di Peio. Credo che una parte della costruzione sia adibita a bivacco per i pastori degli ovini all'alpeggio o per gli escursionisti... Purtroppo, come era prevedibile e naturale, vista la stagione, trovo l'edificio del tutto chiuso.... e quindi non visitabile.



Ritorno sui miei passi e raggiungo nuovamente il Lago di Cellentino. Imbocco quindi il sentiero che porta a malga Campo non prima di aver aver consultato gli interessantissimi tabelloni del “Paesaggio alpino–passato e presente” sull' “Albero della storia”, il grande albero stilizzato, un abete artificiale tutto in legno massiccio che purtroppo, a mio parere, mal si integra nello stupendo contesto ambientale... Molto più adatte, meno impattanti, le bacheche illustrative disposte lungo il sentiero della “Via delle malghe”....



Anche malga Campo è stata recentemente totalmente ristrutturata e la scorsa estate funzionava da locanda ospitando escursionisti e turisti. Nell'antico “baito” è stato allestito il “Museo della Malga”' un sito di notevole pregio etnografico che conserva inalterati i locali, gli oggetti, gli attrezzi e il focolare aperto, segni di un passato non del tutto remoto ma ormai lontano nel nostro attuale modo di vivere. Un piccolo fabbricato, appena a valle della malga è stato pure risistemato ed è adibito a bivacco per gli escursionisti.




Come c'era da attendersi anche a malga Campo trovo tutte le entrate sprangate e dovrò quindi aspettare l'estate per visitare questo edificio così ben ristrutturato... Per il momento, prima della discesa a valle per la strada forestale che porta a Celentino, mi devo accontentare, si fa per dire, dello stupendo panorama sulle cime ancora abbondantemente innevate.




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Questi i titoli di altri tabelloni dell'albero della Storia: "Il paesaggio naturale e quello culturale" - "Il clima influenza il paesaggio e la vita della gente" - "La storia dell'antica industria del ferro" - "L'effetto dell'industria del ferro sulla vita della gente" - "Le prime fasi dell'alpeggio" -  "I cambiamenti climatici delle Alpi"
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2 commenti:

Cipputi ha detto...

Quindi a Malga Monte il locale bivacco è chiuso, e a Malga Campo? Anche il baito separato "adibito a bivacco" è chiuso?

Umberto Zanella ha detto...

Credo sia aperto ma non posso esserne certissimo semplicemente perchè non ho guardato..