Inizio aprile nel giardino di casa.
Il sole è ormai tiepido e la natura si risveglia in fretta anche nel giardino che circonda la mia abitazione in Val di Sole. Giardino, il mio, che ha ben poco del classico giardino: è un prato in gran parte coperto da alberi da frutta, meli e peri di antiche varietà, qualche ciliegio, marasco e susino, un albicocco, alcuno cespugli di nocciolo e di piccoli frutti... e il vecchio noce. Non mancano le essenze arboree selvatiche tra le quali emerge un altissimo vecchio larice.
Poi gli orti di famiglia... che occupano molta terra... Un ambiente variegato, favorevole all'attecchimento di una grande varietà di fiori selvatici e alla presenza di innumerevoli uccelli che spesso nidificano tra le fronde degli alberi o nei nidi artificiali che da tempo ho predisposto.
E' finalmente primavera e il prato si copre a poco a poco di bianchi “crochi” che ben presto sfioriscono lasciando il posto alle “pratoline” e ai “non ti scordar di me”.
Negli angoli più soleggiati è da tempo sbocciato qualche “anemone epatica” e moltissime “primule” a cui si aggiungono ben presto delle “violette” e i piccoli fiori dell'”acetosella". Una grande varietà di colori che riscalda il cuore dopo il lungo monotono e opaco inverno.
La ballerina bianca percorre frenetica il prato in lungo e in largo in cerca di larve mentre, di tanto in tanto compaiono alcune coppie di ciuffolotti che molto più sospettosi toccano terra cautamente ai piedi dell'acero per raccoglierne i semi dispersi sul suolo ancora brullo. Non mancano i fringuelli e i passeri e naturalmente le cinciarelle e le cinciallegre che svolazzano di ramo in ramo a caccia di insetti.
E' riapparso anche il pettirosso e qualche codirosso... e il codirosso spazzacamino con il suo capo tutto nero. Si fa sentire anche il torcicollo che per il momento sembra però preferire il frutteto dei vicini. Uno scoiattolo rossiccio si arrampica sul larice... è inavvicinabile...
Le ghiandaie hanno ripreso a frequentare il prato. Planano solitamente in coppia alla ricerca delle noci che sono qua e là riapparse sul terreno dopo che la neve si è del tutto squagliata.
Con mia grande sorpresa riecco anche il picchio rosso maggiore che avevo già osservato durante il periodo natalizio... probabilmente una femmina, pure lei intenta a raccogliere noci di cui si ciba dopo averle ben bene sistemate in una nicchia sul tronco dell'amareno per poterne più facilmente rompere il guscio. E' spesso accompagnata da alcuni uccellini più piccoli, cince e fringuelli, sempre pronti ad approfittare degli avanzi del suo pasto.
Osservazioni primaverili
che si possono fare semplicemente guardando dalla finestra o muovendo
solo pochi passi oltre l'uscio di casa. Osservazioni che spero siano
solo il preludio a qualche bella passeggiata ed escursione ora che l'inverno è solo un ricordo...
Pentax K5 con 300 mm f 4.0 e 100 mm f 2.8 macro - mano libera
Pentax K5 con 300 mm f 4.0 e 100 mm f 2.8 macro - mano libera
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1 commento:
Tutte foto molto gradevoli... Complimenti
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