Il
capitello si trova a metà strada tra Cortina di Vermiglio e Fucine,
lungo la stradina di mezzacosta delle Pendege. Fu eretto dalla
devozione popolare per ricordare un “miracolo” attribuito a San
Giorgio, o forse come ex voto per la grazia da Lui ricevuta. Un
piccolo quadretto naìf, posto sul fondo del capitello, raffigura San
Giorgio che
uccide il Drago, simboleggiando l’eterna lotta del bene contro il
male.
Si
può raggiungere il capitello partendo sia da Fucine che da
Vermiglio: si tratta di una bel percorso che ho già descritto in
un altro post.
Lungo
questa stradina si trova il “posto
delle farfalle” dove
si possono fare ottimi scatti di macrofotografia.
Con
un pizzico di fortuna. in inverno e primavera in questa zona si
incontrano mufloni e caprioli e, all’alba o al crepuscolo, anche
qualche cervo e qualche lepre. Ma ci si può ritenere soddisfatti
godendo solamente del paesaggio che muta, di giorno in giorno, con le
diverse condizioni meteorologiche e con il variare delle stagioni.
Il
miracolo di San Giorgio
Si racconta che, molto indietro nel tempo, una contadina, di Vermiglio,
intenta a mietere la segale, aveva lasciato il piccolo figlioletto al
margine del campo nei pressi della stradina delle Pendege. Di tanto
in tanto lo controllava e, ad un tratto, girato lo sguardo si accorse
con terrore che stava giocando con una velenosissima vipera. Implorò
i Santi, San Giorgio in particolare, ma ebbe anche l’intuizione e
la freddezza di depositare accanto al bimbo una ciotola di latte che
aveva portato con sé. L’aspide attratto dall’odore si allontanò
e la madre poté trarre in salvo il piccolo.
Un
capitello è stato eretto a ricordo di questo episodio, del miracolo
o della grazia attribuiti a San Giorgio. Non è però dato sapere se
questo episodio sia realmente accaduto o sia leggendario.
Tutte
le foto della passeggiata in “Google Photo”
1 commento:
... sarebbe davvero bello, ma credo troppo poco ai miracoli... mi piacerebbe però...
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