Una modesta nevicata ha coperto la
valle a fine inverno. Solo pochi centimetri di neve sicuramente poco
significativi nel mitigare i timori di una possibile, prossima
siccità causati da un inverno estremamente avaro di precipitazioni.
Una sola importante nevicata all'inizio di febbraio, se ben ricordo e
praticamente null'altro, né prima né dopo.
Una piccola nevicata... ma quel sottile
strato di neve fresca adagiato sugli scampoli di vecchia neve ancora
ben presenti nelle zone più fresche, sui versanti poco soleggiati o
disteso sul terreno nudo, sui prati e sui campi brunastri ma ormai
prossimi a rinverdire, quel sottile strato di neve fresca ha donato
alla valle una sembianza tutta nuova, un candido pittoresco aspetto
invernale vivacemente rischiarato dal risplendere, tra nubi e nebbie
in dissoluzione, di un sole ormai forte, il sole di metà marzo.
Nell'angolo più isolato e ombroso del
mio giardino, dove la vecchia neve non si è ancora squagliata,
scopro le impronte di una lepre ben impresse nel candido manto caduto
nella notte.
Una minuscola esternazione della
natura, un piccola esibizione che pur non essendo una rarità resta
comunque molto particolare e suggestiva. Un dono del cielo che ho
“colto” con il sole già alto al mio ritorno in Val di Sole.
18 marzo 2019
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1 commento:
tanto tanto bello e poetico, complimenti
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