Vecchi mestieri

                       ...antichi saperi



“Vecchi mestieri, antichi saperi” in mostra nei piccoli slarghi del centro storico di Celentino, paese arroccato sul versante sinistro della Val di Peio.
Celentino, solatio paese, paese antico, dove, nelle strette viuzze, tra i molti edifici rimessi a nuovo, si possono scoprire dei vecchi rustici masi ancora intatti. Tradizionali architetture con strutture lignee sorrette da murature in pietra grezza dalla quale occhieggiano delle particolari finestrelle ad arco raramente osservabili in altre località.


L'Ecomuseo della Val di Peio - "Piccolo mondo alpino” propone sempre degli interessanti eventi, interessanti, ovviamente, solo per chi li sa apprezzare... Sono eventi che ci restituiscono le atmosfere del tempo che fu, che ci riportano indietro con gli anni quando vivere, quassù, in queste terre alte era tutta un'altra cosa... Eventi che, e va ben detto, altrove, in molte altre località della Val di Sole si stanno facendo sempre più rari ed è proprio per questo che il “lavoro” dell'Ecomuseo della Val di Peio è molto importante, prezioso e degno di incondizionato elogio.


La memoria del nostro passato sta rapidamente evaporando e le istituzioni che a vari livelli operano nella valle non sembrano particolarmente colpite da questo fatto, intente come sono a monetizzare quanto più possibile la modernità, l'aria che tira, le mode del momento. Fatte salve alcune (poche in verità) pregevoli iniziative (mostre, rappresentazioni teatrali, presentazione di libri, e poco altro...) l'orientamento, del tutto prevalente nella nostra valle come altrove, è quello di incentivare, con un sempre più insistente battage pubblicitario e con manifestazioni sportive popolari, particolarmente attrattive per il grande pubblico, un turismo invadente, deleterio per l'ambiente (sia materiale che immateriale), un turismo in buona parte "sponsor" del cambiamento climatico, un turismo che a poco a poco sta trasformando la valle in un grande luna park, in un circo, in un consumistico parco di divertimento per soli, o quasi soli, spericolati biker disseminati “in ogni dove” e “sportivi sali e scendi" con gli sci ai piedi.



Anche le due belle manifestazioni che in passato si svolgevano nei pressi della mia abitazione, una in inverno a Ossana, l'altra in estate a Pellizzano, si sono trasformate in eventi esclusivamente orientati alla reclame, al solo richiamo turistico... univoca finalità... L'originaria, semplice e spontanea mostra dei presepi di Ossana è diventata un confuso “chi più ne ha più ne metta”, un ambaradan alla ricerca del record e con esso dello scoop pubblicitario (ogni anno sempre più presepi come si trattasse di una competizione sportiva, contro chi non è dato sapere) e la bellissima e recente mostra di Pelizzano, mostra di vecchi mestieri e attrezzi, si è ben presto tramutata in un evento finalizzato solo alla promozione turistica della valle.


Due esempi, solo due esempi di cui posso parlare per diretta esperienza...ma ecco un altro episodio che mi sovviene or ora: il fascicoletto CULT (aspetti culturali della Val di Sole) che la scorsa stagione estiva venne progettato e fatto realizzare dall'Azienda per il Turismo della valle, veniva consegnato, negli uffici turistici, solo su richiesta e a pagamento. Al contrario, tutto il materiale pubblicitario e informativo (SOLE unica e life, INFO, EVENTI, BIKE, MALGHE, WALK, GAIA, LAGHI E RIFUGI, Find your way…...) in buona parte stampato in carta patinata, veniva e viene elargito gratuitamente in ogni dove. Questo a palesare la marginalità in cui, chi promuove il turismo locale, confina "gli antichi saperi" e il patrimonio artistico, storico e culturale della valle.
E quindi... anche per contrastare il disinteresse dei più, “di chi conta”, ben vengano tutti gli eventi organizzati dagli ecomusei (Val Meledrio e Val di Peio) come ogni altra iniziativa promossa da istituzioni, associazioni o da singole persone che siano volte a raccontare l'ambiente naturale, il patrimonio artistico, la storia e i tradizionali usi e costumi della nostra terra.



“Vecchi mestieri, antichi saperi” una interessante iniziativa, una tra le tante che ogni anno vengono proposte e organizzate dall'Associazione Linum - Ecomuseo della Val di Peio. Senza alcun dubbio un evento interessane anche se (scusatemi, sono fatto così, c'è sempre qualcosa che non torna), in tutta sincerità, mi attendevo qualche cosa di più... Veramente pochi i vecchi mestieri proposti all'attenzione del visitatore e per di più dispersi tra le bancarelle del mercatino di prodotti e manufatti locali. Forse disunire mercatino e mostra dei vecchi mestieri collocandoli in piazzette o vie attigue, non sarebbe una cattiva idea. Sempre a parer mio, a giudizio di chi, in ogni caso, non può che apprezzare, e molto, quanto è stato fatto.



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