Maestoso, nei miei ricordi, il panorama che si contempla dal “Camp” di Comasine. Le alte cime che chiudono la Val di Peio, il Vioz, il Taviela e il Cadini, che si specchiano in tutta la loro solenne imponenza nel minuscolo laghetto ritagliato nel pascolo trapuntato di cespi erbosi stupendamente fioriti in primavera ed in estate ma ora sicuramente ingialliti dalle prime gelate autunnali.
Siamo all’inizio di ottobre e, quando di buon mattino, raggiungo l’ondulata radura del “Camp” fa ancora “piacevolmente” freddo. Nonostante il sole si sia levato da tempo i veli di brina presenti negli anfratti più ombrosi iniziano solo ora a squagliarsi.
Laggiù, verso sud-est, verso il gruppo montuoso del Brenta, la valle è ancora coperta dalla nebbia. E’ immersa in una densa foschia, in un pallido offuscamento che consente a mala pena di intravedere il profilo dei monti, di distinguere il contorno delle creste rocciose permettendo a stento di differenziarle da un cielo lattiginosamente luminoso.
Uno sfondo spettacolare per le mie inquadrature fotografiche. Riprese dei larici d’alta quota che, in primo piano, orlano il “Camp” allineati sul bordo del pendio che precipita a valle, verso le antiche miniere di ferro e più giù verso Comasine. Magnifico fondale... tale da meritare più scatti della mia reflex.
Bello. Fotograficamente sicuramente molto più interessante delle classiche panoramiche sulle imponenti cime che sovrastano Peio Paese, più accattivante della veduta del Vioz, un monte ormai ben poco attraente, privo com’è di quei ghiacciai e di quei nevai (che si pensavano "perenni") che fino a pochi anni fa lo coprivano, in buona parte, anche durante la bella stagione.
Peccato. Il cambiamento climatico sta impattando negativamente anche sui nostri paesaggi d’alta quota. Meglio rivolgere lo sguardo e l’attenzione in un’altra direzione, rivolgerli verso la sottostante Val Comasine, ormai vicinissima, che con la sua malga e il suo prezioso bosco, il bosco dei larici secolari, presenta senz'altro maggiori motivi d’interesse. Ma di questo mio ulteriore proseguo verso l’attrattiva Val Comasine dirò in un altro post...
Nessun commento:
Posta un commento