Malga Saline





Qualche anno, io e il mio amico Urbano, salimmo nella zona di Malga Saline, a monte di Peio Paese, nel Parco Nazionale dello Stelvio, per fotografare i cervi nel periodo del bramito. Per il mio amico, grande rocciatore e appassionato fotografo, fu purtroppo una delle ultime escursioni.
La stagione degli amori  stava ormai volgendo al termine e conseguentemente l’escursione fu deludente: non vedemmo nessun maschio ma, ai primi chiarori del giorno, solo qualche femmina con i piccoli dell’anno che però non riuscimmo a fotografare.
All’alba, con il tramonto della luna e il sorgere del sole, riuscii comunque a fotografare alcuni scorci interessantei e qualche bel panorama. 


Giungemmo a malga Saline che era ancora buio e ci incamminammo in silenzio per vecchie piste e stretti sentieri: attraversammo la zona del Seroden e avanti e ancora avanti raggiungemmo il Rio Valenaia, poi discendemmo, con qualche mia difficoltà nella intricata vegetazione cespugliosa, fino alla stradina che conduce a Malgamare sulla quale facemmo tranquillamente ritorno a Peio Paese, dopo che il mio amico ebbe ispezionato la parete rocciosa (palestra di roccia) dei Crozi della Cisa, mentre io riposavo e tentavo di fotografare un’aquila che sorvolava la zona. Bei luoghi, bella gita, anche se infruttuosa rispetto alle attese. La ricorderò sempre perché fa la penultima escursione che portai a compimento con un compagno di tante giovanili avventure che, poco più di un mese dopo, lasciò per sempre le montagne che aveva tanto amato. Ricordo alcune escursioni, passeggiate per Urbano, vere e proprie imprese per me: Presanella, Tresero, traversata Vioz-Cevedale, creste del Giner, Bochet dell'Omet...


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