Passeggiate di fine estate


Passeggiate di fine estate dopo la pioggia della notte, brevi sgambate sulle stradine del fondovalle immerso nelle nebbie settembrine, tra boscaglie inzuppate d'acqua e prati lucenti ai primi raggi del sole.







Salubri camminate al limitare delle selve, nell'aria umida e fresca del mattino, dopo lunghe settimane di opprimente, siccitosa e torrida estate.






Distensive scarpinate sotto un'ultima inconsistente pioggerella, tra nubi in dissoluzione e nebbie che dal piano risalgono i versanti della valle.





Passeggiate nel pallido chiarore diffuso dai raggi di un sole velato, raggi deboli e discontinui ma pronti a sconfiggere l'ostinata bruma mattutina. Passeggiate con il sole malato che, ancora avvolto in persistenti vapori, sfiora delicatamente i villaggi sugli erti pendii della valle....






…sole fiacco che filtra instabile tra le nubi accarezzando erbe e cespugli fradici d'acqua lungo il margine della stradina.






Sole che finalmente vince, che vince risplendendo sempre più deciso in un cielo sempre più limpido. Sole che ravviva il prato con il suo gocciolante groviglio verde...





…E le gocce risplendono ai raggi radenti. Brillano sul colchico autunnale, il tossico fiore che colora di rosa la fine dell'estate e brillano anche sul rosso trifoglio che tremolante, mosso da un lieve venticello, sembra in attesa, un'attesa paurosa, dell'ultimo sfalcio.






Nell'aria ormai tersa il sole colpisce, impatta sfavillante sulle mille erbe del prato. L'acqua risplende sul fiore grondante delle ultime erbe del cucco...







...e brilla sulla rustica, ispida e setolosa pianta di buglossa comune, brilla sui suoi carnosi e scuri fiorellini blu-violacei, rendendoli quasi traslucidi.






La forte pioggia del giorno precedente e della notte non ha inzuppato solo il prato, ha infradiciato anche il bosco. Bosco che ora, intiepidito dal sole e mosso dalla brezza, si sta rapidamente asciugando.







Ma le perle d'acqua sulle bacche del sambuco nero persistono e scintillano ai raggi del sole già alto nel cielo...







...e le foglie della piccola betulla sono ancora bagnate, lucide e umide riverberano la pallida luce filtrata dalle fronde degli abeti.







In una vasta radura, sullo sfondo tenebroso della selva, spiccano le candide infiorescenze delle ombrellifere...






...e tra le graminacee, impreziosite da minuscoli brillantini d'acqua, si levano i rigidi, rinsecchiti steli autunnali di irriconoscibili piante con i loro inquietanti frutti, ormai esplosi, aperti e privi di semi.







Sul bordo della mulattiera che taglia il bosco, gli ammassi di felci giganti ancora grondanti di pioggia luccicano ai raggi di un sole ormai alto e potente...
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..raggi che nel bosco più fitto e scuro bucano le fronde creando nell'ombroso sottobosco isole di luce sul tappeto di aghi d'abete...





...mentre nel bosco più aperto i raggi riscaldano e asciugano funghi e piccole felci.
Esplorare ogni angolo, arrancare lungo la scarpata, alla ricerca di composizioni, forme e colori che la pioggia della notte ha arricchito e il sole fa risplendere.






E infine camminare ancora, sulla via del ritorno. Abbandonare lentamente l'abetaia, sorpresi alla vista del nero scoiattolo in rapida fuga e incantati dai giochi di luce sulle foglie dei noccioli ai margini del sentiero.





Imboccare il viottolo che attraversa i prati, la stretta stradina ombrosa racchiusa tra due filari di alte latifoglie, un ombroso tunnel di foglie dove il sole penetra a fatica illuminando, di tanto in tanto, solo qualche fortunato ramoscello frondoso.



Uscire all'aperto, sul fondovalle, sugli ampi prati coltivati rischiarati dal sole, mentre le ultime nebbie risalgono i fianchi dei monti, incappando nelle cataste di legna da ardere, nei massicci polloni ben ammucchiati dal boscaiolo, pronti per essere trasportati in paese. Dalla massa sporgono dei sottili rami di nocciolo con le foglie morte, accartocciate ma ancora ben appese. Foglie umide per la pioggia notturna, foglie dai colori intensi, brillanti e vivaci se osservate in controluce... Foglie artificiosamente autunnali. Foglie che insinuano... inevitabilmente... che l'estate è alla fine.

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