Immagini autunnali dal Parco Nazionale dello Stelvio

Ottobrina escursione in Val de la Mare...


...nei dintorni delle Malghe Pontevecchio, Verdiniana e Levi a valle del Passo Cercen e delle Cime Vallon, Verdiniana, e Cavaion.




Stupendi i panorami che si contemplano esplorando in ottobre i pendii del versante sinistro della Val de la Mare nella zona di Pejo.
Salendo per l'erta stradina che da Malga Pontevecchio porta a Malga Verdiniana di tanto in tanto si vedono ergersi, tra lo scuro intrico dei larici e dei pini cembri, le alte, imponenti e imbiancate cime del Vioz e del Cevedale, Cime dorate dal sole del primo mattino.
Più avanti, dove la rada vegetazione arborea sconfina nei pascoli alberati e nelle praterie d'altura, lungo il Sentiero Italia diretto al Passo del Cercen e in Val di Rabbi, il panorama si fa più vasto aprendosi oltre che sui monti del Gruppo Ortles–Cevedale anche sulla Presanella e sulle cime circostanti, sul Redival, sul Boai... e sull'intera Val del Monte, oltre Pejo Terme, fino al Corno dei Tre Signori. Panorama mozzafiato in autunno quando la montagna si cambia d'abito con i larici che si vestono d'oro e i picchi si coprono di neve. Panorama comunque sempre bello, in ogni stagione, ma soprattutto all'inizio dell'estate quando il rosso dei rododendri in fiore accompagna l'escursionista amante della natura vivacizzando il suo lento procedere.


A cavallo dei mesi di settembre e ottobre il lento procedere dell'escursionista amante della natura è invece accompagnato dal bramito dei cervi in amori che risuona da un versante all'altro della valle... un'esperienza unica, un'emozione indimenticabile...
Ora. a metà ottobre il mugghio si sta spegnendo, si è fatto sporadico ma, con un pizzico di fortuna, è ancora possibile incontrare qualche bell'esemplare di cervo maschio in compagnia del suo harem. Ancora per poco. Non è poi da escludere l'incontro con il camoscio che quassù, sulle rocce e sulle praterie a valle delle Cime Cavaion e Verdiniana è costretto a convivere con il cervo.
Sono avvistamenti appassionanti che solitamente (soprattutto per il cervo) avvengono al mattino di buonora quando ancora il sole non illumina il versante sinistro della Val de la Mare. Talvolta però può accadere che qualche cervo faccia la sua comparsa anche più tardi, magari proprio quando i raggi del sole iniziano ad inondare la zona sfiorando, pian piano, il palco ramificato del selvatico abbagliato dall'improvviso chiarore. Accade raramente ma può sempre succedere ed è bene esserci... ne vale veramente la pena.



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Il percorso della mia escursione in sintesi. Parcheggiata l'auto il loc. Tablà in pochi minuti raggiungo, sul versante opposto, la Malga Pontevecchio. Proseguo, con il solito compagno di escursioni, nel bosco, salendo sulla ripida mulattiera fino a Malga Verdiniana. Nei suoi pressi imbocco il Sentiero Italia e lo seguo fino alle praterie che coprono il pendio sotto il Passo Cercen. Pausa pranzo e ritorno sullo stesso tracciato fino a Malga Verdiniana. Quindi deviazione sul sentiero che si dirige verso il Cavaion e che, molto più avanti, si congiunge a quello che da Malga Mare sale tortuosamente al Lago del Careser. Proseguo sul primo tratto di questo pianeggiante sentiero fino ad incontrare quello proveniente dai dintorni di Malga Pontevecchio sui cui tornanti discendo raggiungendo rapidamente il fondovalle.




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