Anche durante questa stentata primavera 2021 ho fotografato il fiore che spunta per primo appena la neve se ne va. L'ho fotografato per l'ennesima volta. Non sono riuscito a farne a meno affascinato, come sempre, dalla bellezza delle chiazze vivacemente colorate di quel fiore, l'anemone epatica, apparse improvvisamente sugli opachi tappeti di foglie secche ai piedi di cespugli e di alberi ancora totalmente spogli. L’ho fatto durante i miei abituali giretti al margine del bosco, verso la fine di aprile, in ritardo rispetto agli altri anni, a causa di una copertura nevosa compatta e alta che è rimasta sul suolo a lungo, talmente a lungo da sembrare incancellabile.
Questo ho fatto e ora mi ritrovo con parecchie nuove immagini dell'anemone di primavera, dell’anemone triloba o anemone epatica che dir si voglia (erba trinità Hepatica nobilis), di questo bel fiore che, ripetiamolo pure, annuncia la fine dell’inverno… Che farne? Che farne visto che chi mi segue e “sfoglia” costantemente il mio blog ha già avuto modo di conoscere questa pianta (anche) attraverso i miei scritti?
Ho deciso. Pubblico comunque le foto dell'anemone limitandomi però a mostrarle senza aggiungere ulteriori nuove parole... le accompagnerò con quanto scrissi qualche anno fa, in uno dei miei vecchi post.
Sul terreno bruno, spoglio, ricoperto solo di foglie morte, secche o ancora umide di neve sciolta, compaiono, quasi all'improvviso, mille stelline, mille puntini vivacemente colorati di azzurro, di blu e di viola. Sono i piccoli fiori che annunciano la fine dell'inverno, l'arrivo della primavera. Sparsi in grandi chiazze dove la vegetazione arborea si fa più rada, ben protetti dai cespugli di nocciolo, animano il sottobosco con il loro sorprendente vivace colore. Rallegrano un bosco opaco, scuro, smorto, quasi volessero invitarlo a risvegliarsi dal letargo invernale, a rivestirsi di verde, del verde tenero della primavera.
Ogni fiore uno stelo e una corolla... mancano le foglie... foglie che compariranno tra qualche giorno. Foglie coriacee, trilobate. Ed è' da questa originalissima forma delle foglie che questa piantina prende il nome: “Anemone triloba” o “Anemone hepatica” (forma ma anche colore delle foglie), pianta volgarmente soprannominata “erba trinità”.
La fioritura è breve, dura una sola settimana o poco più. Di sera e al mattino di buonora o quando piove i fiori sono sempre chiusi. Gli insetti che li visitano prelevano solo polline perché sono del tutto privo di nettare. I frutti sono noccioline villose che le formiche raccolgono e diffondono nei dintorni.
Il fiore dell' “Anemone triloba” osservato da vicino è proprio bello, grazioso nelle sue forme semplici, nelle linee elementari della sua corolla... ma soprattutto ciò che più colpisce è la sua capacità di apparire all'improvviso sul terreno nudo, freddo, ancora in abito invernale, di risvegliare il sottobosco rallegrandolo con la sua estesa colorata fioritura.
Trovi tutte le fotografie in “Google Foto”
1 commento:
bellissime fotografie
Posta un commento