Ultima neve a Malga Campo

Dopo qualche anno ritorno, in compagnia di Germano, a Malga Campo a monte ci Cellentino. In verità avevo programmato, con il mio amico, di  proseguire fino al Lago Monte (chiamato anche Lago di Cellentino di cui ho già scritto in un altro post) lungo “l’alta via degli alpeggi” ma la neve ancora molto presente sul sentiero ci ha consigliato di desistere: non avevamo portato le racchette da neve…

Bella  gita comunque, soprattutto per lo spettacolare panorama sui gruppi Adamello Presanella e Ortles Cevedale. Mi sono divertito a individuare tutti i “luoghi” che ho avuto modo, nel corso degli anni, di calpestare: dalle piccole e facilmente raggiungibili valli, chiuse tra i monti, Valle di Fazzon, Val Piana, Val Palù, alle località più elevate come la Val Gelada, Val Baselga, la Piramide e creste dei Crozi dei Meoti, Bon, Caldura e Pale Perse, Venezia, i Lagheti, le conche dei Laghi di Barco e della Ste (Lago Piccolo), la Colem del Dos, il Cantiere sotto la Cima Busazza, il “balz” dei forcelli sul Monte Boai, la Val Comasine, il Sentiero dei Todeschi, la Val dei Orsi … ai passi di alta quota, Passo di Val Gelada, Scarpacò, Bochet dell’Omet, Cagalat, … alle cime più elevate, Boai, Redival, Presanella e Vioz…  
Malga campo con il "Museo della malga"

Quante escursioni sulle montagne della mia valle! Ma ne mancano ancora tante e con il mio amico abbiamo progettato (o forse solo fantasticato immaginando…) altre "imprese" osservando da lontano le nostre future mete, bellissime, tutte bianche, ancora  ammantate dalla neve invernale. Poi prima di scendere a valle una visita alla rinnovata Malga Campo, dove fervevano gli ultimi lavori per predisporre gli spazi per l’alloggio dei malghesi, per le attività di mungitura, lavorazione del latte e vendita dei prodotti caseari e per l’accoglienza degli escursionisti, in vista dell’ormai  prossima stagione dell’alpeggio. Si dice che la prossima estate si potrà pernottare in malga o almeno consumare spuntini e pasti completi con i buoni prodotti locali. Vedremo. Sarà anche visitabile il “Museo della malga” ricavato conservando integralmente la casera della malga, un sito di notevole pregio etnografico con il focolare aperto e gli  oggetti e gli attrezzi di un passato non lontanissimo negli anni ma remoto nel modo di vivere.




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