Cima Cadì

Ci troviamo al confine tra il Trentino e la Lombardia. La cima Cadì domina il Passo del  Tonale. Il suo versante medio-basso, ben esposto e soleggiato, ospita numerosi impianti di risalita con le relative piste da sci.

Sulla cima e sulle pendici della Cima Cadì e più oltre sui crinali fino a raggiungere  il monte Tonale Occidentale, erano arroccate, durante la prima guerra mondiale, le truppe italiane. Più a est, sull’Albiolo, sul Monte Tonale Orientale e giù verso il Forte Zaccarana era trincerato lo schieramento austroungaricco. Il paesaggio è tuttora caratterizzato dai segni lasciati dalla grande guerra: trincee ancora visibili e in parte ben conservate, caverne scavate nella roccia, profonde buche dovute allo scoppio delle granate, qua e là residui di filo spinato. Il tutto in un contesto ambientale di notevole  spessore.  Non solo per la  vista, incantevole in particolare verso il gruppo Adamello-Presanella, ma anche per la bellezza della vegetazione che ammanta  il monte con fioriture indimenticabili nella giusta stagione. Una flora molto varia, con rare specie endemiche e officinali. Tra queste l’erba iva (Achillea muschiata) e il genepì (Artemisia genepì) non comune sulle nostre montagne. Si è tentati di raccoglierne le infiorescenze per preparare il celebre liquore ma la normativa provinciale sulla protezione della natura lo vieta. Ci si limita ai pochi steli fioriferi consentiti, sufficienti comunque per aromatizzare una piccola, preziosa bottiglietta di grappa, evitando così di ricadere in errori giovanili… Le regole vanno rispettate. Certo che esaminando lo scenario che va dal Passo Paradiso al Passo dei Contrabbandieri attraverso il  Passo del Tonale c’è veramente da riflettere: non si può non rilevare come i numerosi impianti di risalita e le relative piste da sci,  che dal passo si arrampicano su fino ai ghiacciai o fino a lambire i confini del Parco dello Stelvio, abbiano gravato su questo ambiente alpino colpendo anche una flora considerata così preziosa e da proteggere.  Scavi e sbancamenti per le stazioni motrici e di rinvio delle seggiovie, per i sostegni di linea, per gli impianti di innevamento, per le strade di servizio, per le piste da sci, per il piccolo aereoporto…  Inerbimenti  artificiali… Mandrie di bovini e greggi di pecore al pascolo… Poi al passo quelle enormi torri, alcune bianche altre rosa, tante architetture diverse, casette in stile alpino, palazzi moderni … ma questa è un’altra storia…

Sicuramente nulla di illecito, tutto secondo le regole e nel rispetto delle normative. Ma c’è materiale su cui riflettere. Tira un brutto venticello. Si scende a valle con i 5 steli fioriferi regolamentari. Come è giusto.


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Per escursioni nella zona di Cima Cadì e Monte Tonale Occidentale si possono vedere questi siti: uno e due.

1 commento:

Unknown ha detto...

Un lavoro magnifico, come pure le descrizioni
Bravo ! anzi Bravissimo
Grazie per la visione.