Farfalle nel sole



Dopo la pioggia e la neve di maggio ecco finalmente il sole che l'entrante mese di giugno ci sta elargendo in modo fin troppo deciso. Fa caldo, un caldo che si sopporta a fatica, abituati, come siamo, alle fredde giornate che ci hanno accompagnato per gran parte dei mesi precedenti. Freddo e caldo eccessivi... bizzarrie meteorologiche di una anomala primavera o effetti del cambiamento climatico globale? Difficile stabilirlo.
Ora il tempo sembra stabilizzarsi. La mia più brutta primavera (e ne ho viste molte di primavere) si sta esaurendo e al suo epilogo sembra finalmente donarci delle giornate serene, giornate luminose, piene di sole, di quello stesso sole che finora era quasi sempre rimasto nascosto dalle nubi, che compariva raramente, che non riusciva a riscaldarci e a riscaldare la valle... Le basse temperature ritardavano il risveglio della “natura”, la crescita dell'erba, dei germogli, la comparsa delle foglie, dei fiori e pure l'allegro svolazzare delle farfalle sui prati e al margine delle macchie boscose...





Ora... Dove solo meno di un mese fa cadeva la neve, neve fuori stagione che tutto celava imbiancando il tenero verde primaverile, ora volteggiano le farfalle. Volteggiano numerose, danzano ai bordi della stradina non più candida di neve ma rigogliosamente verdeggiante, si librano sopra il viottolo delle Pendege che taglia il ripido versante sinistro della valle salendo da Fucine a Vermiglio.
Le farfalle sono veramente molte, sono sfarfallate con l'arrivo del sole, con le giornate serene e calde, contemporaneamente alla fioritura di molte essenze erbacee. Sono numerose, di specie diverse, tutte belle, incantevoli da osservare... Su di loro domina l'Apollo, la Parnassius Apollo, una farfalla grande, pesante, dal volo lento, sfarfallante e planante. Una farfalla che lungo il tratto iniziale della stradina, (salendo da Fucine) ha trovato le condizioni ambientali ideali (piante nutrici ed esposizione del sito) per sviluppare una popolazione molto consistete, ben insediata e altrettanto bene localizzata. Individui di Parnassius apollo così numerosi difficilmente si possono incontrare in altre località dei dintorni, vicini o lontani che siano. Ed è sempre da escludere che si possano trovare, in qualsiasi zona, degli individui isolati.









Non è da escludere invece che lungo la stradina delle Pendege, oltre alle numerose Apollo, si possa osservare anche qualche altro esemplare di farfalla particolarmente interessante, grande e vistoso... ad esempio un macaone, un Paplion machaon.
Il macaone, al contrario dell'Apollo, è un lepidottero che, pur essendo diffuso un po' ovunque, dai prati fioriti, alle radure ampie e soleggiate, alle aree cespugliose e boscose, non si incontra frequentemente (e non solo lungo il nostro viottolo). Non capita spesso di poter osservare il suo volo potente e veloce, e ancor meno di poterlo osservare da vicino nel suo aspetto sgargiante, di poter notare a breve distanza la caratteristica piccola coda colorata presente sulle ali posteriori...









Ma, sempre lungo la nostra stradina, sono presenti, in questo periodo, numerosi esemplari di un altro interessante lepidottero, di Vanessa io detta anche Occhio di pavone, l'Aglais io. E' questa una farfalla grande e appariscente per le grandi macchie colorate a forma di occhi, presenti sulle ali sia anteriori che posteriori. Queste macchie hanno lo scopo di disorientare i predatori permettendole di evitare la cattura. La sua pianta nutrice è l'ortica. Su di essa la farfalla depone le uova e non è raro osservare piante di Urtica dioica invase dalle sue vistose larve nere punteggiate di bianco.









Chi frequenta in questo periodo la zona delle Pendege potrà sicuramente incontrare molte altre specie di farfalle e molte di più ne potrà osservare più avanti, con l'avanzare della bella stagione. Di solito sono lepidotteri più piccoli, meno evidenti dell'apollo, del macaone o della Vanessa io ma non per questo meno belli o attraenti. Appartengono a varie famiglie... Pieridae, Lycaenidae, Nymphalidae ma... a questo punto non mi sembra il caso di approfondire, presentando ad una ad una altre farfalle (anche perché non sono in grado di farlo... senza aver consultato testi o manuali specifici). Visitiamo la zona invece e accontentiamoci dello spettacolo che questi stupendi insetti ci offrono. Limitiamoci all'osservazione del loro aspetto, del loro comportamento e... della loro bellezza. Ma soprattutto impegniamoci a proteggerli, a salvaguardare il loro habitat... Impegniamoci in particolare a difendere da eventuali future insidie uno dei sempre più rari habitat della farfalla Parnassius Apollo.
E lasciamo agli amministratori di Ossana (il borgo che si fregia del titolo di “Comune più green d'Italia), alla loro sensibilità, il compito di intervenire concretamente, se lo riterranno opportuno, per ben gestire, controllare e magari valorizzare il sito della farfalla Apollo (un habitat naturalisticamente interessante anche se a prima vista insignificante) lungo il primo tratto della stradina delle Pendege, tratto che ricade nel territorio del loro comune.
Un piccolo suggerimento: come prioritaria misura (che non costa nulla adottare) andrebbero limitati, al solo piano calpestabile della stradina, gli abituali e indispensabili interventi di sfalcio dell'erba (presumo effettuati a cura del comune) evitando interventi troppo drastici come quelli che in passato hanno oltrepassato, e di molto, il bordo stradale danneggiando la flora (piccoli cespugli e piante nutrici) e la piccola fauna del pendio.





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