Questo mio lungo giro in Val di Peio (tre ore) è una replica di una camminata risalente all’inizio di agosto di cinque anni fa, una camminata abbondantemente descritta nel post “Il giro dei masi a Cogolo di Peio” pubblicato su questo stesso mio blog. L’unica differenza sta nel fatto che cinque anni fa, al contrario di questa mia recente uscita (qui fotograficamente raccontata), affrontai questo percorso ad anello (circa sette chilometri che si snodano a cavallo del torrente Noce Bianco proveniente da Malgamare, ai piedi del Vioz, del Cevedale e della diga del Careser) percorrendolo in senso orario, salita in sponda idrografica destra e discesa in sponda sinistra. A questo proposito, non dò alcun consiglio a chi volesse “emularmi”, infatti, al temine della mia duplice esperienza, non vedo differenza alcuna per quando riguarda il senso di percorrenza di questo itinerario tra i masi. Ricordo solamente che il punto di partenza (e quindi pure di arrivo) si trova nei pressi della chiesetta di Pegaia dove si può parcheggiare l’auto (poco a monte dell’abitato di Cogolo, prima della centraleidroelettrica di Pont). Vicino alla suddetta chiesetta si trova un grande pannello che descrive sommariamente l’intero percorso anche con l’ausilio di una bella e utile mappa. Una novità, una piacevole sorpresa… almeno per quanto mi riguarda.
Cinque anni fa, quando affrontai questo giro, per me allora del tutto sconosciuto, non esistevano segnalazioni di sorta. Ora ho trovato un percorso interamente disseminato di indicazioni varie e soprattutto di numerosi pannelli (che si aggiungono a quello iniziale e al suo gemello, quest’ultimo collocato al termine della salita, tra il percorso di andata e quello di ritorno), molto ben fatti che accompagnano e informano il visitatore descrivendo e commentando ciò che via via si incontra in modo da rispondere a ogni possibile domanda, in modo da soddisfare ogni eventuale curiosità.
Superfluo quindi da parte mia dilungarmi a descrivere le varie tappe di questo tragitto, le diverse località che si incontrano, i molti masi accanto ai quali si transita (vecchi masi cadenti, masi ancora utilizzati, masi ristrutturati per le vacanze, masi trasformati in Hotel…)… A chi mi legge posso solo consigliare di scoprire personalmente questo interessante itinerario, ma nel caso dovesse rimandare questa lunga passeggiata o volesse qualche altra informazione prima di intraprenderla potrà sempre consultare il mio vecchio post “Ilgiro dei masi a Cogolo di Peio” (che già ho citato più sopra).
Alcune immagini riprese durante la mia comminata...
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