Lungo le sponde del Lago di Pian Palù

 


Passeggiata agevole, praticabile da chiunque anche se alquanto lunga. Un'esperienza suggestiva immersi nell'incanto della natura alpina in un ambiente di grande fascino.



Il punto di partenza è il parcheggio del Fontanino (a quota 1700 m circa, pochi chilometri oltre Peio Terme), dove, in sponda destra, inizia il sentiero che sale al lago artificiale di Pian Palù, sentiero agevole anche se il suo ultimo tratto è alquanto ripido (una sconnessa scaletta). Non c'è comunque da preoccuparsi perché quest'ultimo tratto si supera rapidamente (versando qualche goccia di sudore...) e si arriva ben presto nei pressi di una malga, la Malga Cellentino, posta su di un panoramico rialzo da cui si può iniziare ad ammirare il lago sottostante oltre alla Malga Giumela e ai dirupi della Val dei Orsi sul versante opposto...



Qui giunti (c'è una bella fontana dove ci si può rinfrescare) si prosegue verso il basso fino ad incontrare una stradina poco sopra le acque del lago. Da qui si potrà ammirare l'imponente diga che ha formato il bacino artificiale.



Da questo punto in poi il percorso si fa comodissimo. Si prosegue infatti sulla stradina appena raggiunta, sostanzialmente una mulattiera, che costeggia il lago, fino in fondo, fino alla sua estremità dove vi confluisce il torrente immissario, il (fiume) Noce che scende dal sovrastante Corno dei Tre Signori.



La stradina è stata realizzata durante i lavori di costruzione della diga e risale quindi agli anni '50 del secolo scorso. E' quasi totalmente pianeggiante, assolutamente priva di difficoltà tecniche, adatta a famiglie con bambini e a chiunque voglia godersi una camminata rilassante senza affrontare dislivelli impegnativi. Il tempo di percorrenza a passo tranquillo di 45 minuti, 1 ora al massimo.



Durante la camminata si attraversano boschi di conifere, abete rosso, larice e qualche pino cembro, che (a tratti) offrono un piacevole riparo dal sole durante i mesi più caldi quando la vegetazione è più lussureggiante e il profumo della selva si unisce a quello delle acque del lago e quando non manca l'erba soffice nelle radure per una sosta o per un picnic. Il periodo più bello per intraprendere questa lunga passeggiata non è comunque quello estivo bensì quello tardo primaverile con i rododendri in fiore o quello autunnale quando gli stupendi colori del fogliame ravvivano il percorso.



Il lago ha un colore verde turchese intenso che si integra splendidamente con il verde brillante dei boschi circostanti. Dalle sue sponde, specialmente man mano che ci si avvicina alla fine del percorso, si aprono viste interessanti sui versanti e sulle creste del monti che lo attorniano: dalla zona del Passo della Sforzellina, alla Cima del Corno dei Tre Signori, alle incisioni e vedrette di Val Piana e di Villacorna ai piedi del San Matteo e del Mantello (cime a lungo contese verso la fine della prima guerra mondiale).



Prima di arrivare all'estremità del lago si può ammirare una suggestiva e ripidissima incisione nella quale precipita, scorrendo quasi a mo' di cascata, l'acqua, sempre abbondante, proveniente dalla soprastante pianeggiante Val Montozzo (raggiungibile imboccando un sentiero che inizia poco più avanti). E' questa una sorpresa, eventualmente una opportunità fotografica, e comunque sempre una bella occasione per una pausa di frescura...


La stradina termia in un ampio pascolo alberato, una radura alberata ai cui bordi sorge Malga Palù (a circa 1800 m s.l.m.- finora chiusa, non utilizzata, ma che probabilmente verrà presto riattata ad agritur). Poco più in basso, tra i rami dei larici si intravedono, le estreme propaggini del lago, laddove si immettono le acque del Noce provenienti dai monti sovrastanti.


Bellissimo il panorama che si può ammirare dal ponte sul torrente Noce poco oltre la malga. Dai suoi paraggi si dipartono tre diversi percorsi per una eventuale prosecuzione della comminata. Qui arrivati si può infatti concludere la nostra passeggiata rientrando per la stessa via appena percorsa oppure si può imboccare un sentiero che, dopo una breve discesa verso le ultime propaggini del bacino, inizia a salire, a salire a lungo, tagliando il ripido versante sinistro del lago fino a raggiungere i dintorni di Malga Giumela (m 1950 circa) (da qui si discende al Fontanino su di una comoda strada bianca). Ma si può anche scegliere il sentiero che sale fino a Malga Paludei (2100 m circa) e da qui proseguire verso la Val Piana o la Sforzellina, o rientrare immediatamente... in alto, sopra il lago, raggiungendo Maga Giumela. Infine si può scegliere un terzo sentiero, senza dubbio il più pittoresco.. un sentiero recentemente riattato, che conduce verso la zona della Sforzellina. A voi la scelta.... però attenzione, non si tratta più di semplici passeggiate ma di escursioni, escursioni più o meno lunghe e impegnative a seconda del sentiero e della meta scelta...



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