Malga Plazze di Deggiano

 

Sono due i fabbricati che compongono malga Plazze di Deggiano, lo stallone e la casara o casetta dei gestori, pastori o casari “che sia stata”. Dico “che sia stata” perché da parecchi decenni questa malga non viene più monticata è mi è quindi impossibile conoscere il modo del suo lontano utilizzo. Penso che se volessi soddisfare questa mia curiosità non potrei fare altro che contattare e intervistare qualche vetusto anziano di Deggiano… Non vedo infatti altre possibilità, non intravedo alternative vista l’impossibilità “di leggere” il passato direttamente sul posto, esaminando cioè gli esterni e soprattutto gli interni degli edifici della malga i cui locali, essendo completamente vuoti, privi degli arredi e dell’armamentario di lavoro originali, non possono fornirmi alcun indizio.



Per ora accontentiamoci di quello che vediamo, di ciò che rimane, e guardiamo al presente, all’oggi: le due costruzioni, anche se abbandonate da tempo, sono in buone condizioni, un robusto tetto in lamiera protegge tutti i loro ambienti dalle intemperie, ambienti che però impressionano... senza contenuto come sono, sembrano in attesa d’essere nuovamente imbottiti di mobili e suppellettili, appaiono in attesa d’essere in qualche modo riutilizzati “da un momento all’altro”…  



Riutilizzati? Ma da chi? Inverosimile anche se non impossibile, vista la radicale metamorfosi dell’economia della valle, da agro-silvo-pastorale a turistica, pensare ad un riutilizzo in linea con quello originario (se non, forse, come ricovero per greggi di pecore o capre e relativi pastori). Più probabile intravedere una conversione della casera in bivacco per turisti, gitanti ed escursionisti che siano.  



Il sito, finora poco frequentato, è naturalisticamente e paesaggisticamente molto interessante e la casetta della malga potrebbe sicuramente diventare un’ottima base di partenza per l’esplorazione delle praterie, dei crinali e delle cime sovrastanti. Ad esempio dalla malga si potrebbero rapidamente raggiungere i vecchi “baiti” sui Monti alti segativi e sulla Plantola come, con più impegnative scarpinate, si potrebbe arrivare alle più lontane malghe a monte di Montes-Bolentina o di Mezzana



Tutti “traguardi” che spero di poter “tagliare” durante la prossima stagione primaverile ed estiva... per approfondire la conoscenza di questa zona, di questo versante della Val di Sole che già all’altezza di Malga Plazze, offre panorami ed una natura davvero coinvolgenti .





Ma bando ai sogni… Torniamo con i piedi per terra.     Sul versante sinistro della valle, sul versante solatio, “all’altezza di Malga Plazze”, come ho detto,… sono salito in compagnia di due amici in un coloratissimo pomeriggio autunnale. L’escursione, partendo da Deggiano, richiederebbe un paio d’ore, ma nel nostro caso più che di un’escursione si è trattato di una relativamente breve camminata in quanto, uno dei miei amici, provvisto dell’auto adatta a percorrere delle piste sconnesse e del necessario permesso per transitarvi, ci ha scarrozzati molto in alto, ben oltre i Masi da mont che si trovano a metà strada. Quindi, per noi, solo una mezz'oretta di salita, o poco più, su di una strada da poco ripristinata ma rimasta ripidissima (oltre ad una seconda mezz’oretta di cammino per raggiungere l’incisione valliva sotto i Monti alti segativi con vista aperta sulle creste e sui boschi secolari della Tegia).




Veloce anche il ritorno a valle con una lunga bellissima sosta sui panoramici prati dei Masi da Mont per assistere al calare e al definitivo scomparire del sole dietro i monti del Tonale. Località, quella di Masi da Mont, che già conoscevo molto bene avendola visitata spesso e in più occasioni e vari modi e descritta più volte in questo stesso blog (I Masi da Mont di Deggiano - Autunno ai Masi da Mont di Deggiano - Riflessioni sotto la pioggia ai Masi da Mont di Deggiano - Antichi percorsi tra Deggiano e Montes).


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